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Dragon Quest VII: Frammenti di un mondo dimenticato

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Dragon Quest VII: Frammenti di un mondo dimenticato - Provato

Quando Dragon Quest VII approdรฒ su PlayStation erano i primissimi anni 2000 e โ€œlaggenteโ€ si chiedeva come fosse possibile che Enix tirasse fuori dal cappello un titolo della celeberrima serie Dragon Quest sfoggiando una mise estetica addirittura peggiore del capitolo precedente, nato e cresciuto nella comfort zone rappresentata dal successo di Super Nintendo.

Dragon Quest VII Frammenti di un mondo dimenticato immagine 3DS 04

Un poโ€™ come Final Fantasy VII, il settimo episodio della serie di Yuji Horii rappresentรฒ il salto nel vuoto del franchise nel mondo delle tre dimensioni, sforzo tecnologico che portรฒ la produzione ad essere posticipata piรน volte nella vana speranza di poter offrire agli appassionati un prodotto il piรน avanzato possibile.ย Dapprima concepito per il mirabolante Nintendo 64DD (mai arrivato in Occidente), il progetto passรฒ velocemente su PlayStation quando ci si accorse che le possibilitร  conferite dal lettore CD di Sony erano decisamente piรน interessanti delle cartucce e che, insomma, la fanbase del genere di riferimento si era ormai spostata integralmente sulla nuova nata in casa Sony, forte di nomi altisonanti come Final Fantasy, Chrono Trigger (e sequel) e Xenogears allโ€™interno della propria libreria.

NUOVA VITA

Su ben due dischi e con oltre 70.000 pagine di dialoghi da tradurre (si dice sia il J-RPG esistente col piรน alto numero di stringhe testuali!), Dragon Quest VII arrivรฒ negli Stati Uniti lโ€™anno seguente col nome di Dragon Warrior VII, non riuscendo a raccogliere nemmeno una briciola dellโ€™enorme successo riscosso in patria.

SuccessivamDragon Quest VII Frammenti di un mondo dimenticato immagine 3DS 06ente alla fusione con Squaresoft e alla nascita dellโ€™ottavo capitolo in seno alla nuova Square Enix, i valori di produzione della serie Dragon Quest sono certamente migliorati, tanto da consegnare al grande pubblico internazionale, con lโ€™episodio successivo al settimo, la piรน sorprendente incarnazione della saga co-sviluppata con la sempre piรน prolifica Level-5 durante lโ€™era PlayStation 2.ย Sto ovviamente parlando di Dragon Quest VIII, piccolo gioiello di cel-shading dotato di un mondo tridimensionale in scala 1:1 in grado di far sognare anche i piรน scatenati scettici amanti dellโ€™old-school a tutti i costi.

Proprio a causa di questo cambiamento di rotta non stupisce che il franchise sia stato piรน volte rivitalizzato con remake che puntavano, in primis, a dare una svecchiata alla deludente mise tecnologica per cui era famosa la serie e, in secondo luogo, a far conoscere le avventure โ€œcon gli occhi a mandorlaโ€ anche in Occidente, territoro in cui, storicamente, ha sempre avuto piรน seguito la serie Final Fantasy.

UN MONDO PER TE E PER ME

La lente dโ€™ingrandimento corre velocemente al 2016, e dopo aver visto la piccola (ma talentuosa!) software house ArtePiazza al lavoro sul quarto, quinto e sesto capitolo della serie Dragon Quest, in occasione dei rispettivi remake per Nintendo DS, la troviamo dunque al lavoro in una delle piรน convincenti opere di svecchiamento su cui io abbia posato gli occhi in tempi recenti. Dragon Quest VII: Frammenti di un Mondo Dimenticato รจ senza ombra di dubbio un remake con i fiocchi, uno dei migliori che mi sia mai capitato di vedere in tempi recenti.

Dragon Quest VII Frammenti di un mondo dimenticato immagine 3DS 02

Square Enix ha decisamente calcato la mano sul potenziamento grafico di questa sfortunata (in Occidente, come si diceva) iterazione della serie, tanto da rendere lโ€™avventura dei tre giovani protagonisti quasi una nuova esperienza! Niente che abbia modificato in modo rilevante la struttura originale dellโ€™opera โ€“ se non si conta una leggera velocizzazione della parte iniziale – intendiamoci, ma con lโ€™ammodernamento di alcune meccaniche relative allโ€™esplorazione, come la scomparsa degli incontri casuali, cโ€™รจ solo di che rallegrarsi! La storia inizia nel modo piรน classico possibile: lโ€™eroe – muto e senza alcun nome, come tradizione comanda – si trova coinvolto dalla curiositร  di Kiefer, principe del regno e suo migliore amico, e dal desiderio di avventura di Maribel, lโ€™unica bambina del paese in cui vive, in unโ€™avventura ad ampio respiro, destinata non solo a portarli a scoprire nuove terre, ma anche e soprattutto a crescere sulle ali di una narrativa allietata come sempre da una buona traduzione italiana (anche se, purtroppo, nella mia prova con 3DS alla mano ho apprezzato maggiormente i dialetti e gli slang della traduzione inglese, del tutto assenti nello script italiano).

Dragon Quest VII: Frammenti di un Mondo Dimenticato รจ un remake con i fiocchi

Ogni capitolo di Dragon Quest presenta un tema, un meccanismo che porta avanti la storia in modo dissimile dai precedenti, e nel caso del settimo episodio il tutto ruota attorno alla ricerca e alla collezione di frammenti di mondi da ricostruire, salvare e riportare alla luce. I tre protagonisti sono, infatti, gli abitanti di quella che da tutti รจ considerata lโ€™unica isola esistente al mondo, uno scenario che verrร  prontamente capovolto dalla sete dโ€™avventura e dalla grinta del party di avventurieri, dapprima limitato a tre, ma che, col tempo, si espanderร  abbracciando un nutrito numero di compagni. Insomma, squadra vincente non si cambia!

FRAMMENTI DI FIABA

รˆ inutile girarci attorno, dal punto di vista ludico, pur svecchiato alla superficie, Dragon Quest VII mantiene il DNA tipico della serie, fatto di grinding, un livello di difficoltร  quasi sempre abbordabile, tanto umorismo e mini-archi narrativi da portare a termine per poi unire i pezzi del puzzle e scoprire cosa si cela dietro ad una situazione inizialmente incomprensibile.

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Questa natura frammentaria ed estremamente episodica della narrazione, fondamentalmente un vero e proprio mosaico di mini-episodi che vanno ad intrecciarsi โ€œraccontandoโ€ lโ€™universo in cui la storia prende vita, rende la settima iterazione estremamente predisposta alla fruizione su console portatile, dove ogni partita veloce potrebbe chiudere un arco narrativo sulla falsariga di un episodio di una serie animata giapponese, con tanto di funzione โ€œavvenimenti recentiโ€ per fare il punto della situazione nel caso ci si fosse persi dopo qualche giorno lontani dalla propria console.

Pollice alto, ancora una volta, per il buffo tono con cui i personaggi prendono vita sugli schermi della portatile Nintendo e per lโ€™atmosfera sognante con cui Square Enix รจ riuscita a ricreare tridimensionalmente un mondo nato nella piรน classica delle isometrie di Xenogearsiana memoria. Lโ€™atmosfera fiabesca non รจ andata affatto persa e lo stile grafico adottato dagli sviluppatori per caratterizzare il mondo di gioco e i personaggi รจ estremamente convincente. Certo, non siamo ai livelli di eccellenza tecnologica di Dragon Quest VIII e del suo cel-shading salvifico, ma la graziositร  della mise estetica รจ testimoniabile da qualsiasi trailer promozionale pubblicato in questi ultimi mesi.

Lโ€™atmosfera fiabesca non รจ andata persa e lo stile grafico cheย caratterizza il gioco รจ estremamente convincente

Il sistema di combattimento beneficia dellโ€™aggiornamento grafico in maniera rilevante, mostrando i personaggi durante le battaglie lanciarsi in fendenti e magie, abbandonando cosรฌ la sempre piรน anacronistica telecamera in prima persona. Inoltre รจ possibile โ€œautomatizzareโ€ gli scontri dando a ogni componente del gruppo una serie di tattiche da seguire, limitandosi cosรฌ a scegliere, turno per turno, solamente le azioni del protagonista. Nel caso non ci si fidasse della IA, in ogni caso, รจ possibile riprendere il controllo dei comprimari al termine di ogni turno.

Da segnalare la presenza di un sistema di classi deDragon Quest VII Frammenti di un mondo dimenticato immagine 3DS 03l personaggio non dissimile da quello del prequel, ma dovrรฒ ancora attendere prima di sperimentarlo. Questo, infatti, รจ uno dei J-RPG piรน lunghi e lenti ad โ€œaprirsiโ€ in assoluto. Non siamo ai livelli di Xenoblade Chronicles X, dove la scoperta di tutte le meccaniche di gioco รจ praticamente spalmata sulla cinquantina di ore di puro tutorial iniziale, ma la lentezza con cui il comparto prettamente ludico si schiude potrebbe indispettire i piรน giovani, magari alla ricerca di unโ€™esperienza leggera e di facile assimilazione. Basti pensare che per arrivare al primo combattimento ci si deve lanciare in oltre unโ€™ora di gameplay, una scelta coraggiosa che, pur se alleggerita rispetto alla controparte originale, continua a pesare sullโ€™esperienza di gioco in modo rilevante. Insomma, Dragon Quest VII: Frammenti di un Mondo Dimenticato potrebbe richiedervi qualche giorno libero per essere completato in bellezza. Appassionati di J-RPG, siete avvisati!

 

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